Fonte: Bleeping Computer
In una lettera di notifica di violazione, presentata all'ufficio del procuratore generale del New Hampshire, Bose ha affermato di "aver subito un sofisticato attacco informatico che ha provocato la distribuzione di ransomware nel" suo "ambiente IT": "Bose ha rilevato per la prima volta il malware/ransomware sui sistemi statunitensi di Bose il 7 marzo 2021".
Il produttore di sistemi audio ha assunto esperti di sicurezza esterni per ripristinare i sistemi interessati dopo l'attacco ed esperti forensi per determinare se qualcuno dei suoi dati è stato consultato o esfiltrato dagli aggressori.
"Non abbiamo effettuato alcun pagamento di riscatto", ha detto a BleepingComputer la direttrice delle relazioni con i media di Bose Joanne Berthiaume. "Abbiamo ripristinato e protetto rapidamente i nostri sistemi con il supporto di esperti di sicurezza informatica di terze parti".
"Durante la nostra indagine, abbiamo identificato un numero molto limitato di persone i cui dati sono stati interessati e abbiamo inviato loro comunicazioni direttamente in conformità con i nostri requisiti legali.
"Non ci sono interruzioni nella continuità della nostra attività e il nostro obiettivo è fornire ai nostri clienti gli ottimi prodotti ed esperienze che si aspettano da Bose".
Accesso ai dati dei dipendenti durante l'attacco
Durante l’indagine sull'impatto dell'attacco del ransomware sulla sua rete, Bose ha scoperto che alcune delle informazioni personali dei suoi dipendenti attuali e precedenti erano state lette dagli aggressori.
"Sulla base della nostra indagine e analisi forense, Bose ha stabilito, il 29 aprile 2021, che l'autore dell'attacco informatico potenzialmente ha avuto accesso a un piccolo numero di fogli di calcolo interni con informazioni amministrative mantenute dal nostro dipartimento delle risorse umane", ha detto Bose; "questi file contenevano alcune informazioni relative a dipendenti ed ex dipendenti di Bose".
Le informazioni personali dei dipendenti esposte nell'attacco ransomware includono nomi, numeri di previdenza sociale, informazioni sulla retribuzione e altre informazioni relative alle risorse umane.
Sebbene Bose non abbia trovato la conferma che gli autori della minaccia dietro l'incidente abbiano esfiltrato i dati dalla sua rete, la società afferma che gli aggressori sono stati in grado di interagire con "un insieme limitato di cartelle".
Nessuna prova di dati rubati trapelati sul dark web
Bose ha ingaggiato esperti per monitorare il dark web alla ricerca di qualsiasi indicazione che riguardino i dati trapelati e sta collaborando con il Federal Bureau of Investigation statunitense (FBI). Bose non ha ricevuto alcuna indicazione, a seguito delle sue attività di monitoraggio o dai dipendenti interessati, che i dati indicati siano stati divulgati illegalmente o venduti.
Dopo l'attacco ransomware, Bose ha dato conto delle misure che ha adottato per difendersi da attacchi futuri.
La società ha anche inviato lettere di notifica di violazione a tutte le persone colpite dall'incidente del ransomware il 19 maggio.
A seconda della banda di ransomware dietro questo attacco, l'incidente potrebbe anche portare a una fuga di dati se le informazioni dei dipendenti fossero state esfiltrate anche dai sistemi di Bose.
Al momento, più di 20 gang di ransomware sono noti per aver rubato dati dai server delle vittime prima di crittografare i loro sistemi.
Perchè le aziende resistono in modo così tenace all’evoluzione tecnologica? Il costo, o meglio, il prezzo, è semplicemente troppo alto e molte aziende semplicemente non vogliono acquistare una licenza aggiornata o, peggio, un nuovo dispositivo. Altri motivi possono essere l’incompatibilità delle applicazioni o dei software usati in azienda con le nuove versioni Windows, oppure le periferiche (es. stampanti), anch’esse vecchie, hanno driver solo per Windows XP. Quello che si trascura, facendo un gravissimo errore, è la sicurezza. E dal punto di vista...
Da più di quattro anni Microsoft ha interrotto il supporto tecnico per Windows XP. Chiunque continui ad utilizzare un PC con sistema operativo Windows XP non avrà più l’assistenza tecnica di Microsoft, inclusi gli aggiornamenti automatici necessari a proteggere il dispositivo. E’ vero, il PC continua a funzionare, ma sappiamo quali rischi stiamo correndo? Senza aggiornamenti il PC è estremamente vulnerabile, non è più sicuro e, se connesso a Internet, sarà facilmente esposto ad attacchi di virus, malware e spyware. Le...
Fonte: www.privacyitalia.eu
presso Commissioni speciali su atti urgenti del Governo congiunte Senato e Camera - Ufficio di Presidenza (testo dell'intervento) 1. Il Regolamento, la delega legislativa, il decreto Ringrazio la Commissione per questo confronto, che sono certo sarà utile a migliorare il testo del decreto che, unitamente a Regolamento e al d.lgs. 51/2018 per i settori di polizia e giustizia penale, costituirà la cornice normativa essenziale in cui inscrivere il rapporto tra persona e società digitale. L’opportunità del confronto è tanto più preziosa rispetto a una...
Il Garante Privacy ha pubblicato un utile vademecum per proteggere la propria riservatezza anche in vacanza. Informazioni utili sui selfie e foto, protezione smartphone e tablet, chat e social network e tanto altro ancora. 1. Sotto il sole estivo, non esporsi troppo con selfie e foto: protezione alta soprattutto per i minori.Non tutti vogliono apparire on line, essere riconosciuti o far sapere dove e con chi si trovano durante le ferie estive. Se si postano foto o video in cui compaiono...
Il Garante della Privacy ha vietato ad un portale di comparazione di prezzi di effettuare il trattamento di dati personali per finalità di marketing e di cessione degli stessi ad altre aziende. Nello specifico, la raccolta del dato veniva effettuata impiegando un pop up (banner a video) senza richiedere il consenso specifico e libero agli utenti. L’autorità è intervenuta a seguito di numerose segnalazioni inviate dagli utenti e relative alla ricezione di comunicazioni…
Negli ultimi giorni si legge, da diverse fonti, siti e quotidiani, la notizia che il Garante abbia differito di sei mesi l'entrata in vigore del GDPR. Cancelliamo subito ogni dubbio: non è vero! L'equivoco nasce dalla emanazione del Garante stesso di un provvedimento Registro dei provvedimenti n. 121 del 22 febbraio 2018 [clicca qui per scaricare il pdf] in cui vengono fornite "indicazioni preliminari per favorire la corretta applicazione delle disposizioni del Regolamento (UE) 2016/679 in attuazione dell'art. 1, comma 1021, della...
“Data breach” è un termine ormai di uso quasi comune; "indica ogni violazione della sicurezza che comporta, accidentalmente o in modo illecito, la distruzione, la perdita, la modifica, divulgazione non autorizzata o l'accesso ai dati personali”. Il GDPR regolamenta il data breach imponendo, in capo al titolare, l'obbligo di notifica e comunicazione all'autorità Garante e, in caso di grave rischio per le libertà e i diritti dei soggetti interessati, anche a questi ultimi. Si tratta di uno dei temi più critici per...
Martinelli S.r.l. Via Circonvallazione N/E, 98 - 41049 Sassuolo (MO) | Tel: 0536 868611 Fax: 0536 868618 | info@martinelli.it
P.Iva 02262430362 - C.F. 01413050350 - Iscriz. registro Imprese di Modena 01413050350 - Capitale Sociale 350.000 i.v.