Articolo originale su In4mati.com
Autore: Luigi Duraccio
All’inizio sembrava “solo” un attacco ransomware, finalizzato ad ottenere un riscatto per la restituzione dei dati criptati. Da qualche giorno, invece, sul Dark Web, sono in vendita i dati personali dei cittadini coinvolti nell’attacco informatico.
Per il comune di Brescia, in particolare, si tratta di un vero incubo. L’attacco ransomware che lo vede coinvolto è iniziato a fine marzo ma, ad oggi, le operazioni di ripristino della normalità non si sono ancora concluse.
Inizialmente il Comune lo aveva escluso ma, oggi, è invece certo che i dati siano stati sottratti.
Tali dati , che è possibile visionare con i “sample” che i cybercriminali distribuiscono per attestare che ne sono davvero in possesso, provengono dal sistema che gestisce le gare e gli appalti, dalla piattaforma per le pratiche edilizie, e dal il sistema scolastico e cimiteriale; ancora risultano presenti dati provenienti da database dell’Ufficio Ragioneria, dell’Anagrafe e della Polizia locale
Tuttavia Brescia non è sola: condividono questa disavventura anche i comuni di Rho e Caselle Torinese.
Anche in questi casi, prima di essere criptati, i dati sono stati scaricati e messi in vendita sul Dark Web.
Da una analisi degli attacchi del ramsonware DoppelPaymer, lo stesso che ha colpito il comune di Brescia, quello di Rho e quello della città di Caselle Torinese, risulta che le vittime sono assolutamente casuali. Questo tipo di attacchi vengono distribuiti a tappeto, in ogni parte del mondo, senza una logica precisa.
Quello ai Comuni infatti è solo l’ultimo di una serie di attacchi ransomware che sta colpendo le aziende italiane. Boggi, Axios, il registro elettronico, Carteni Auto, ed una lunga serie di piccole aziende; in questi casi non c’è stata la copertura mediatica determinata dalla importanza dei soggetti coinvolti, i comuni appunto.
Per quanto riguarda le modalità di attacco non è difficile pensare alla classica email di phishing aperta da un dipendente, o ad un attacco sfruttando le falle dei server di Exchange. Infatti in alcune mail di cui si sono impossessati i cybercriminali, provenienti dai server del comune di Brescia, si capisce chiaramente che il server utilizzato era Microsoft Exchange.
Questo tipo di attacchi approfittano sempre di lacune e vulnerabilità, di errori umani.
Quanto descritto, e il numero sempre maggiore di attacchi contro imprese e istituzioni italiane, dovrebbe far capire quanto la sicurezza sia importante e la formazione in questo ambito siano fondamentali. La sicurezza al 100% non è raggiungibile e attacchi di questo tipo sono sempre possibili. Gli obiettivi sono sempre gli anelli deboli della catena, gli esseri umani.
L’unico modo per limitarli e minimizzare i danni è capire che la sicurezza, sia sottoforma di aggiornamenti che di educazione, non è un costo per l’azienda ma è solo un investimento.
Definite nel protocollo d'intesa per la vaccinazione dei lavoratori. Ecco i chiarimenti, attraverso le FAQ più rilevanti, sulla realizzazione dei punti di vaccinazione in azienda. Il 6 aprile scorso, è stato sottoscritto il “Protocollo nazionale per la realizzazione dei piani aziendali finalizzati all’attivazione di punti straordinari di vaccinazione anti SARS-CoV-2/ Covid-19 nei luoghi di lavoro”. Il protocollo ha l’obiettivo di favorire l’applicazione e l’efficacia delle misure di contrasto e di contenimento della diffusione del SARS-CoV-2/Covid-19 negli ambienti di lavoro e di accrescerne,...
Scritto da: Luigi DuraccioDa una ricerca condotta da Intel è emerso che ben il 97% degli utenti online non è in grado di identificare un attacco di phishing, soprattutto quando questo proviene per esempio da un collega. Il tema della protezione dalle minacce che arrivano attraverso le email interne, quelle che sembrano provenire da colleghi, rappresenta oggi una sfida significativa per le aziende e per chi si occupa di sicurezza IT. La diffusione poi di Microsoft 365 all’interno delle aziende, ha fatto emergere tutti i limiti dei tradizionali...
Scritto da: Luigi DuraccioSembra evidente che le tecnologie, da sole, non bastano a salvare le aziende da violazioni, perdite di dati o blocchi dei sistemi e dei servizi. Articolo originale di Luigi Duraccio pubblicato su www.in4mati.com Secondo una ricerca di Acronis, l’80% delle aziende ha in funzione almeno 10 soluzioni di protezione ma oltre la metà ha subito violazioni o blocchi dei servizi. Al di là della ricerca, le cronache sono piene di episodi di violazioni o perdite di dati o ancora di servizi bloccati, la cui...
Scritto da: Luigi DuraccioAccertamenti del fisco tramite siti web e social network. E la privacy? L’Agenzia delle Entrate ha presentato il 4 marzo 2021 il progetto che vedrà l’utilizzo dell’intelligenza artificiale e della network science per i controlli fiscali. Questo salto tecnologico si unisce a quanto già previsto dalla Commissione Europea sui controlli sul web e sui social a fini fiscali. Cosa è previsto per il rispetto della privacy? Da questo lato nascono numerosi interrogativi. Trovare un punto di equilibrio con la tutela dei diritti legati...
Scritto da: Luigi DuraccioIl Garante Privacy italiano ha pubblicato, il 10 Dicembre 2020, delle linee guida sull’utilizzo di cookie e altri strumenti di tracciamento da parte dei titolari di siti web. Di seguito riassumiamo i requisiti principali ai quali allinearsi se il documento sarà approvato, al termine della consultazione, nella sua versione attuale. Requisiti principali Classificazione dei cookie I cookie sono definiti sulla base di due macrocategorie: cookie tecnici e cookie di profilazione. Inoltre, il Garante precisa che i cookie statistici di prima e terza parte possono essere considerati “cookie tecnici” se rispettano...
Scritto da: Luigi DuraccioCome si possono qualificare i cloud provider, quei soggetti che forniscono i servizi in cloud: sono titolari o responsabili del trattamento? Cosa deve fare chi usa i loro servizi? Ormai essere online è quasi imprescindibile per un’azienda: il mondo si è spostato su internet. Molte imprese si affidano quindi a società che si occupano della manutenzione e conservazione dei dati offrendo spazi di hosting o altri servizi "in cloud". Questo riduce di gran lunga i costi rispetto a mantenere un proprio sistema...
Scritto da: Luigi DuraccioE se Google fa ammenda della enorme mole di dati privati “catturati” e convogliati in migliaia di aziende vuol dire che c’è allarme per il business. Art. originale su in4mati.com Autore: Caterina Cabiddu Si è infatti constatato che una considerevole percentuale di persone ha acquisito consapevolezza del fatto di esser continuamente monitorata sul web, “pedinata” e “spiata”, continuamente, in ogni singolo istante della navigazione e molti cominciano a pensare che i potenziali rischi causati dalla raccolta dei dati superino i possibili benefici. Nasce anzi...
Scritto da: Luigi DuraccioCosa sono, come funzionano e la validità nel tempo dei documenti digitali nella conservazione digitale a norma. La Marca Temporale è un servizio che permette di associare data e ora certe e legalmente valide ad un documento informatico, consentendo quindi di associare una validazione temporale opponibile a terzi. La marcatura temporale di un documento informatico prevede che il richiedente invii l'impronta del documento (o il documento cui quest'ultima si riferisce) all'Ente Certificatore. Il sistema di marcatura riceve l'impronta (o il documento) e vi aggiunge data e...
Scritto da:Come vengono trattati i dati sanitari? Sono molti gli scivoloni sulla privacy delle strutture sanitarie, pubbliche e private, delle aziende e dei professionisti. Articolo originale su www.in4mati.com E’ quasi sempre l’errore umano il principale responsabile delle sanzioni che il Garante si trova a comminare ai trasgressori. Nel caso in esame “una paziente che si era rivolta ad una struttura sanitaria chiedeva che non fossero date informazioni sul suo stato di salute a soggetti terzi e forniva a tal fine il suo numero di telefono...
Scritto da: Luigi DuraccioMartinelli S.r.l. Via Circonvallazione N/E, 98 - 41049 Sassuolo (MO) | Tel: 0536 868611 Fax: 0536 868618 | info@martinelli.it
P.Iva 02262430362 - C.F. 01413050350 - Iscriz. registro Imprese di Modena 01413050350 - Capitale Sociale 350.000 i.v.