Matt Bromiley, consulente senior di Mandiant Managed Defense, ci parla dei migliori trucchi e suggerimenti per proteggere i sistemi IT aziendali dal ransomware.
"Se c'è una minaccia informatica in cima alla mente di tutti in questo momento, deve essere un ransomware. Una volta una minaccia "fastidiosa", il ransomware è diventato un settore multimilionario per gli aggressori. Questi attori della minaccia non sono più dei dilettanti che si cimentano nell'effrazione. Piuttosto, vediamo gli attori delle minacce raccogliere informazioni di base sui loro obiettivi, raccogliere dati di ricognizione ed eseguire un attacco che mette rapidamente in ginocchio un'organizzazione. Ancora peggio: gli obiettivi sono sparsi, con poca rima e ragione, oltre al denaro".
L'ondata di incidenti ransomware non si sta arrestando, anzi!
Sono attacchi che prendono di mira organizzazioni di tutti i settori, forme e dimensioni.
I criminali non sembrano avere alcun criterio nella scelta delle loro vittime: hanno preso di mira organizzazioni e aziende che vanno dalle condutture alle manufatturiere, alle materie prime, dalle agenzie assicurative alle banche ed alle reti di istruzione superiore.
È tipico vedere nei media e sul web notizie di importi di pagamento di ransomware (o estorsione) in milioni o decine di milioni di dollari. Ma esiste una attività diffusa che coinvolge aziende ed organizzazioni di medie e piccole dimensioni che non fanno notizia.
Data l'attenzione dei media, le somme esorbitanti che mettono in ginoccio le aziende, la minaccia generale diffusa e i continui allarmi, perché continuiamo a vedere attacchi riusciti?
Le cause sono molteplici e riguardano la generale irresponsabilità e leggerezza con cui si trattano questi temi, a volte la sottovalutazione del problema oppure la convinzione che i costi non siano sostenibili; salvo poi accorgersi, quando è troppo tardi, che i costi non sostenibili sono quelli derivanti da un attacco ransomware.
E' un fatto che molte aziende, soprattutto micro e PMI, in 2 casi su 3 non sono in grado di riprendersi dopo una violazione informatica!
Le aziende e le organizzazioni devono quindi a vigilare ed alzare il livello delle prorpie difese per proteggere il proprio ambiente e limitare i tassi di successo degli aggressori.
In questo post del blog, esaminiamo le prime cinque cose che dovresti fare in questo momento.
Ecco cosa fare per difendersi: subito!
Cominciamo con calma. Se non hai [ancora] subito un attacco ransomware, congratulazioni! Hai quindi tempo dalla tua parte - si spera. Usalo per pensare e mettere in atto un piano in caso di violazione, anche se non disponi di un team interno di sicurezza.
Inizia con delle semplici domande:
1. se dovessi essere colpito da un attacco in questo momento, come risponderei?
2. se dovessi scoprire che i tuoi computer sono bloccati, che i dati del server non sono più disponibili, come potrei continuare le mie attività?
Verifica quindi cos'è che ti impedirebbe di reagire ad un attacco ed inizia a colmare ogni lacuna che identifichi, che si tratti di come rileveresti l'incidente, come ti rivolgeresti a un consulente o come restituiresti i dati alle normali operazioni.
Quando pianifichi, presumi di perdere i tuoi dati e verifica se ciò influisce sul modo in cui rispondi.
Il ransomware non è più solo un "problema di sicurezza". Un attacco ransomware colpisce gli utenti, i servizi legali, le risorse umane, le finanze e molti altri, incluso ovviamente il team di sicurezza.
Non puoi difenderti con successo da un attacco se l'organizzazione è isolata all'interno di se stessa. Se rilevi barriere all'interno della tua organizzazione, metti insieme i vari team e stabilisci relazioni collaborative.
Gli amministratori di sistema e server sono fondamentali per il controllo dell'ambiente Active Directory, per la assegnazione e gestione agli utenti delle autorizzazioni per l'accesso alle risorse della rete.
Gli ingegneri di rete sono responsabili del tempo di attività e del flusso di traffico: hanno informazioni dettagliate su dove i pacchetti possono e non possono andare in un ambiente.
Il team legale gestisce la posizione della tua organizzazione in merito al ransomware in risposta a conseguenze impreviste che si possono verificare, ad esempio in relazione alla compliance GDPR. Quindi anche il team legale dovrebbe far parte del tuo piano di risposta agli incidenti.
Stabilisci subito queste relazioni critiche, poiché saranno cruciali per l'auditing del tuo ambiente, il miglioramento delle difese e, se mai, la risposta e il ripristino da un attacco
Uno dei primi obiettivi per gli aggressori in un ambiente vittima è trovare e ottenere credenziali elevate. Queste credenziali sono spesso necessarie per raggiungere i loro obiettivi: hanno bisogno di privilegi per trovare sistemi aggiuntivi, spostarsi lateralmente nell'ambiente, eseguire determinati comandi, stabilire la persistenza, ecc.
Troppo spesso nelle nostre analisi scopriamo ambienti con troppi account altamente privilegiati: e gli attaccanti scommettono su questo.
Esistono numerosi strumenti a disposizione degli aggressori per ottenere i privilegi di un account di amministratore di dominio. Fortunatamente per i difensori, questi strumenti funzionano in entrambi i modi: possono essere utilizzati anche per difendersi limitando gli account con troppi privilegi.
Dopo che hai verificato ed ridotto il numero di utenti con privilegi alti solo a quelli necessari, il passo successivo è quello di mettere in campo protezioni integrate, un insieme di strumenti, tattiche e comportamenti che solo insieme sono in grado ridurre se non evitare i furti di credenziali (user name e password) usate per portare a termine attacchi informatici.
La maggior parte delle tecniche degli aggressori per rubare le credenziali sono note ma, sfortunatamente, molte organizzazioni non utilizzano le protezioni disponibili per le soluzioni che hanno in casa.
I sistemi operativi più recenti includono diversi sistemi di protezione e gestione dei privilegi, ma esistono sul mercato numerosi strumenti, con anche sistemi di monitoraggio e controllo, per progettare ed implementare sistemi di protezione integrati.
Puoi disporre, o incaricare un supporto esterno di farlo, agenti di rilevamento e risposta degli endpoint (le postazioni di lavoro fisse e mobili), che offrono sistemi di verifica delle protezioni per l'account utente.
Una volta che hai messo in atto le protezioni dell'account, utilizza strumenti o affidati un fornitore di sicurezza per testare periodicamente il tuo ambiente IT.
I test frequenti non solo ti daranno maggiori informazioni sul tuo ambiente, ma ti mostreranno anche dove hai lacune di rilevamento e copertura, cosa hai rilevato, quali informazioni sei riuscito a ottenere?
Non pensare, infine, di poter semplicemente installare degli strumenti e aspettarti di essere difeso solo premendo un pulsante.
Una corretta gestione della sicurezza delle informazioni richiede la conoscenza dell'ambiente e frequenti test e continue messe a punto.
Se non hai subito un attacco, bene. Non aspettare il "se", invece, minimizza gli effetti del "quando".
La tua decisione di agire in anticipo potrebbe valere letteralmente migliaia o milioni di euro!
Un recentissimo studio sulle imprese lombarde ha evidenziato come l’emergenza sanitaria abbia reso evidente l’esigenza di migliorare il grado di digitalizzazione * Lo studio ha anche evidenziato che la digitalizzazione delle imprese genera un risparmio Una impresa su tre ha avuto un risparmio immediato che si è attestato nel 40,4% dei casi in una somma tra i 10.000 euro e i 50.000 euro, e addirittura il 2,1% delle imprese ha dichiarato risparmi per più di mezzo miliardo di euro. E il 79% di questi...
Scritto da: Luigi DuraccioLa nuova legge di Bilancio 2021 prevede una lunga serie di bonus ed agevolazioni. Anche in questo caso districarsi in questa giungla non è facile. Ancora una volta ci affidiamo all’avv. Stefano Nardini, in un breve video, per capire quanti e quali sono i bonus previsti, chi può richiederli, come accedervi. Buona visione!
Scritto da: Luigi DuraccioIl furto di identità come mezzo per realizzare le frodi creditizie. Le vittime? Uomini, soprattutto. Il furto di identità come mezzo per realizzare le frodi creditizie. Le vittime? Uomini, soprattutto. Nei primi 6 mesi del 2020 sono state scoperte oltre 11.200 frodi creditizie tramite furto d’identità (Fonte Osservatorio Crif – Mister Credit). Il danno stimato supera i 65 milioni di Euro, mentre l‘importo medio della singola frode si è attestato a 5.792 €, in aumento del +24,2% rispetto a quello rilevato nei primi...
Scritto da: Luigi DuraccioTutti i sistemi sono vulnerabili, e tutte le protezioni possono essere superate. Ma esistono soluzioni per recuperare i file criptati? Scopriamo insieme una soluzione semplice, potente, veloce. Ripetiamo ormai da molto tempo che la protezione al 100% non esiste e le strategie degli hacker, per superare le difese si evolvono e traggono continuamente nuova linfa dall’aumento degli strumenti utilizzati. Se a questo aggiungiamo l’evoluzione del contesto, il lavoro remoto ad esempio, la scarsa alfabetizzazione degli utenti e la quasi totale mancanza di...
Scritto da: Luigi DuraccioL'Agenzie delle Entrate e la Polizia Postale mettono in guardia su l'utilizzo del Bonus 110% per campagne di phishing. L'argomento è, in questo periodo, di grande attualità e molto sensibile. E' quindi molto facile cadere nella trappola e, nonostante gli avvertimenti delle autorità, in molti sono già caduti vittime di questa massiccia campagna di phishing. Il phishing è una particolare tipologia di frode online. Lo scopo dei malintenzionati è quello di entrare in possesso dei dati personali e confidenziali degli utenti. Più...
Scritto da: Luigi DuraccioDalla incapacità di proteggere in maniera adeguata le informazioni, i dati, deriva la estrema insicurezza dei sistemi informatici. E tutti coloro che hanno un qualche potere decisionale in merito fanno finta di non vedere, o forse non vedono proprio. Con i continui allarmi sui pericoli che comporta l’adozione indiscriminata delle tecnologie digitali grazie all’eco suscitato da alcuni attacchi particolarmente significativi dell'ultimo anno, che hanno attirato l’attenzione dei media anche non specialistici attorno al tema della cybersecurity si è creato un certo...
Scritto da: Luigi DuraccioIl marketing diretto può essere fatto senza il tuo consenso ma con alcuni limiti non troppo chiari e spesso oltrepassati da molti con offerte commerciali molto invasive. C’è ancora grande confusione e poca consapevolezza, quasi sempre una scarsa conoscenza della normativa in materia, sia negli operatori che, ancor di più, negli interessati, che subiscono, a volte azioni molto invasive, rinunciando, di fatto, ai propri diritti in materia. Ancora una volta, con l’aiuto del nostro esperto in materia di protezione di dati personali,...
Scritto da: Luigi DuraccioDopo l’invalidazione del Privacy Shield, decisa dalla Corte di Giustizia dell’UE il 16 luglio 2020 il Comitato Europeo per la Protezione dei Dati arriva in aiuto delle imprese con la pubblicazione delle linee guida. Dopo quattro mesi di attesa, l’11 novembre 2020 l’European Data Protection Board apre finalmente uno spiraglio per chi trasferisce dati fuori UE, con la pubblicazione delle Raccomandazioni 01/2020. L’obiettivo è quello di dare delle linee guida per ricorrere lecitamente alle clausole contrattuali standard (SCC) ed individuare, caso per...
Scritto da: Luigi DuraccioQuanto è facile conoscere la positività di un soggetto: la privacy dei cittadini è a rischio? I controlli del Garante Durante questa emergenza sanitaria, quello che sta succedendo, in maniera sempre più frequente, è la possibilità, per un numero elevatissimo di soggetti, di doversi sottoporre a trattamenti sanitari quali tamponi, test sierologici e altre analisi, oppure di trovarsi nella situazione che venga rilevata la possibile positività al virus, ad esempio all'ingresso in azienda se venga rilevata una temperatura superiore ai 37,5° oppure per la...
Scritto da: Luigi DuraccioMartinelli S.r.l. Via Circonvallazione N/E, 98 - 41049 Sassuolo (MO) | Tel: 0536 868611 Fax: 0536 868618 | info@martinelli.it
P.Iva 02262430362 - C.F. 01413050350 - Iscriz. registro Imprese di Modena 01413050350 - Capitale Sociale 350.000 i.v.