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Il furto di identità come mezzo per realizzare le frodi creditizie. Le vittime? Uomini, soprattutto. 

Il furto di identità come mezzo per realizzare le frodi creditizie. Le vittime? Uomini, soprattutto.

Nei primi 6 mesi del 2020 sono state scoperte oltre 11.200 frodi creditizie tramite furto d’identità (Fonte Osservatorio Crif – Mister Credit).

Il danno stimato supera i 65 milioni di Euro, mentre l‘importo medio della singola frode si è attestato a 5.792 €, in aumento del +24,2% rispetto a quello rilevato nei primi sei mesi del 2019.

Il maggior numero di frodi riguarda i prestiti finalizzati all’acquisto di beni e servizi, mentre al secondo posto abbiamo le frodi sulle carte di credito.

Cosa si compra maggiormente con questi finanziamenti ottenuti in modo fraudolento? Elettrodomestici, al primo posto, poi auto e moto. In aumento i casi che hanno ad oggetto trattamenti medici ed estetici.

Interessante anche il dato sulla tipologia delle vittime, che per (63,7% sono uomini).

La fascia di età più colpita è ancora quella dei giovani tra 18 e 30 anni, ma vi è stato un significativo aumento degli over 60 (+16,6%) seguiti dai 51-60enni (+10,3%).

Attenzione: nel 79,5% dei casi i frodatori hanno utilizzato una carta di identità falsa o contraffatta, nel 18,5% dei casi una patente e nell’1,9% un passaporto.

Altro fattore di particolare gravità è costituito dal ritardo nei tempi di scoperta delle frodi, nel senso che sono continuano ad emergere frodi commesse anche più di 5 anni prima, che rappresentano il 16,7% del totale e si confermano in costante crescita, anche se il tempo medio è di 6 mesi, peraltro evidentemente molto lungo e tale da consentire al reo di far perdere facilmente le proprie tracce.

Quale insegnamento trarre da questi dati?

Uno sicuramente prima di tutti: evitare o limitare il più possibile il traffico di dati personali on line, verificando in ogni caso la sicurezza dei siti sui quali eventualmente carichiamo i dati, attivare sistemi di alert e protezione sul proprio device, oltre che, ovviamente, attivare segnalazioni per il controllo delle transazioni sulla proprie carte di credito.

Fonte: IN4mati Autore: Caterina Cabiddu

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