349 eventi in Italia da gennaio a marzo: cyber-attacchi, incidenti e violazioni della privacy. Ben sette volte di più rispetto ai primi tre mesi del 2020.
Crimini informatici senza freni
Il cybercrime continua a colpire, approfittando dell'incremento dello smartworking e dell'utilizzo dei servizi online. Gennaio è stato il mese con il maggior numero di eventi (124), a febbraio gli incidenti sono scesi a 104 per poi risalire a marzo a 121 tra attacchi, incidenti e violazioni privacy.
I numeri preoccupano. Rispetto al primo trimestre dello scorso anno, il primo del 2021 evidenzia un aumento del 612% degli attacchi, degli incidenti e delle violazioni privacy. La ricerca evidenzia inoltre come oltre il 75% delle minacce siano di «nuovo tipo». Questo rende obsoleti e quindi inefficaci i metodi di difesa tradizionali.
La tecnica di attacco più utilizzata si è confermata quella del phishing nelle diverse varianti (tecnica che induce, tramite posta elettronica, le vittime a collegarsi a siti che intercettano informazioni e credenziali).
Cybercrime, 349 eventi in tre mesi
Ma sono in diminuzione gli attacchi andati a buon fine. Al cospetto di tali preoccupanti dati, dalla lettura del report emerge, però, che il rapporto tra attacchi e incidenti continua a decrescere. Ciò significa che gli attaccanti devono spendere di più, o semplicemente provarci di più, per avere successo e che chi si difende è meglio preparato o meno sorpreso da un attacco.
Secondo l'analisi condotta dagli esperti di Exprivia, il numero medio di incidenti, ovvero attacchi andati a buon fine, registra una flessione del 18% rispetto al trimestre precedente, rimanendo comunque costante in media rispetto all'intero anno 2020. Un significativo aumento continuano a registrarlo le violazioni della privacy attestate dalle multe del Garante, che segnano un +55% rispetto al trimestre precedente. Secondo l'Osservatorio Exprivia, nei primi mesi del 2021 il Covid-19 non è più la prima tematica utilizzata dagli hacker per colpire le vittime. Il primato viene ceduto ai temi che riguardano la sfera del trattamento dei dati personali, a seguire vi sono il banking online e la Dad (Didattica a distanza).
«I primi mesi dell'anno confermano una complessiva crescita dei crimini informatici», sottolinea Domenico Raguseo, direttore cybersecurity Exprivia, «se da un lato gli attaccanti spendono molto di più per progettare gli attacchi, utilizzando tecniche sempre più sofisticate, dall'altro le vittime denotano una preoccupante mancanza di consapevolezza dei rischi».
I settori - Sul gradino più alto del podio dei settori maggiormente colpiti dai cyber-criminali si colloca quello software/hardware, con 98 eventi, quasi quintuplicati rispetto allo scorso trimestre. Si tratta di fenomeni che colpiscono app di messaggistica istantanea, sistemi operativi, piattaforme di videoconferenza, social network e dispositivi utilizzati sia in ambito industriale che privato. Seguono il settore finance che, con 81 fenomeni segnalati, raddoppia gli eventi rispetto al precedente trimestre 2020, e la pubblica amministrazione in leggero calo (-6%). Nei primi tre mesi dell'anno, cresce nuovamente l'interesse degli hacker per il settore healthcare, cioè della salute, ancora sotto scacco con la terza ondata della pandemia, che aumenta di dieci unità rispetto ai tre mesi conclusivi del 2020.
Al top il furto di dati
Il maggiore danno causato dai criminali rimane il furto dei dati, con il 70% dei casi tra gennaio e marzo, mentre la sottrazione di denaro, comunque in aumento del 40%, occupa la seconda posizione. Al terzo posto, le violazioni dei dati personali, in calo del 10% circa rispetto all'ultimo trimestre del 2020. Un forte segnale di crescita si rileva, infine, nelle pratiche che rendono un portale non disponibile, il cosiddetto defacement (Operazione di pirateria informatica consistente nella modifica del contenuto di una pagina o di un sito web mediante l'introduzione illecita di testi), che registra un +40% in confronto al trimestre ottobre-dicembre 2020.
Le tecniche dei cyber attacchi
Tra le tecniche più sfruttate dai cyber-criminali continua a primeggiare il phishing-social engineering con circa il 60% dei casi, quasi il doppio rispetto all'ultimo quarto del 2020, che colpisce in maniera particolare utenti distratti o con poca conoscenza delle modalità di adescamento tramite e-mail o social network. Seguono i malware, che hanno l'obiettivo di sottrarre informazioni sensibili, principalmente mediante lo spionaggio delle attività bancarie degli utenti. Sul terzo gradino del podio le tecniche con cui gli attaccanti sfruttano vulnerabilità già conosciute. Gli attacchi sono stati commessi maggiormente nelle regioni del centro e nord Italia, lieve è comunque il distacco che si registra tra le regioni del sud Italia rispetto al centro. Sono esattamente 317 gli eventi registrati nelle regioni settentrionali, mentre 303 quelli che hanno colpito il centro e 295 il sud.
Occhi aperti sulla cybersecurity
Anche la seconda edizione della Cro Survey di Deloitte, che mostra la percezione dei responsabili della gestione del rischio in merito all'evoluzione degli scenari a seguito della pandemia, conferma che le minacce percepite dalle aziende per il proprio business in Italia riguardano da un lato categorie di rischio «tradizionali», come quelle finanziarie e operative, e dall'altro rischi emergenti come per esempio quelli informatici, reputazionali e Esg.
Con particolare riferimento ai rischi informatici, l'attenzione è rivolta al tema della cybersecurity che rappresenta un fattore di rischio per la totalità degli intervistati, con un trend in crescita previsto nel prossimo anno. A oggi risulta, invece, minore la percezione del rischio rispetto ad altre tecnologie, come il cloud computing e l'intelligenza artificiale (si veda il servizio a pagina 6, ndr).
Attenzione soprattutto al ransomware
Secondo il report «The State of Ransomware 2021» di Sophos, il 31% delle aziende italiane sono state colpite da un attacco ransomware nel corso del 2020. Nel 34% dei casi i dati sono stati effettivamente cifrati dai cybercriminali mentre nel 62% dei casi l'attacco è stato bloccato prima che venisse portato a termine con successo. Il rapporto Clusit 2021 conferma la pericolosità, se i ransomware nell'anno 2018 rappresentavano il 23% di tutti i malware, nel 2020 sono arrivati al 67%. Oggi i due terzi degli attacchi sono, quindi, rappresentanti dal ransomware. Il più recente ed eclatante attacco ransomware ha riguardato nei giorni scorsi uno dei più importanti oleodotti statunitensi gestito da Colonial Pipeline.
«Si dice sempre che il crimine informatico è attirato dal denaro e il ransomware rappresenta una modalità estremamente efficiente di ottenere soldi direttamente dalle vittime, di fatto ricattandole con la minaccia di rendere inutilizzabili, o di diffondere pubblicamente, cosa in alcuni ambiti addirittura peggiore, i dati delle aziende, sempre più critici per la sopravvivenza delle stesse organizzazioni» commenta Maurizio Tondi, director security strategy di Axitea, «i dati sono necessari al business ed è fondamentale proteggerli. Da un lato evitare che un potenziale malintenzionato entri nei sistemi dell'azienda per rubarli o renderli inservibili, dall'altro garantirsi un accesso costante e protetto ai dati in modo che, anche nel caso di attacco, questi restino utilizzabili».
Fonte: Italia Oggi del 15 maggio 2021
Dopo i mesi di febbraio e marzo in quarta posizione, ad aprile l’Italia vede impennarsi ulteriormente il dato relativo agli attacchi malware Fonte: Trend Micro Milano, 31 maggio 2021 Nel 2021, l’Italia si conferma nelle prime posizioni della classifica mondiale dei Paesi maggiormente presi di mira dai malware. A gennaio era il quinto Paese più colpito, a febbraio e marzo il quarto, mentre ad aprile sale sul podio di questa speciale classifica come terza nazione maggiormente afflitta dal fenomeno malware. Il dato emerge...
Scritto da: Luigi DuraccioUno degli attacchi hacker più riusciti di questi ultimi tempi è dovuto al furto di una sola password. Certo che scoprire che tutto è stato causato da una sola password non solo fa rabbia ma fa salire, o almeno dovrebbe far salire la preoccupazione. Sì, avete capito bene, una sola password ha messo in crisi la fornitura di petrolio di mezza America. Storia di un disastro annunciato. Ma analizziamo quanto successo alla multinazionale statunitense cercando di coglierne un insegnamento. L'attacco ransomware subito da Colonial...
Scritto da: Luigi DuraccioI crimini informatici sono in costante aumento. Prestare attenzione alla protezione dei dati e rispettare le prescrizioni del gdpr, lungi dall’essere un un costo o un inutile dispendio di attività, diventa per le aziende una potente arma di difesa e uno strumento protezione nella prevenzione dei rischi. I crimini informatici sono in costante aumento. E' una affermazione che non necessità di nessuno sforzo di immaginazione: è una realtà sotto gli occhi di tutti! E lo sono perchè le occasioni di fare profitti illeciti si...
Scritto da:Il Movimento 5S e l’Associazione Rousseau risultano essere, rispettivamente, titolare e responsabile del trattamento dei dati degli iscritti al Movimento. Il Garante per la protezione dei dati personali ha ordinato all’Associazione Rousseau di consegnare al Movimento 5 Stelle tutti i dati personali degli iscritti. Il Movimento 5 Stelle aveva presentato reclamo al Garante che ha avviato una istruttoria d’urgenza. In base alla documentazione acquisita, il Movimento 5S e l’Associazione Rousseau risultano essere, rispettivamente, Titolare e Responsabile del trattamento dei dati degli iscritti al...
Scritto da: Luigi DuraccioSuperano i 292 milioni di euro le sanzioni per violazioni della privacy applicate in Europa. L'Italia è prima per importi delle sanzioni irrogate (oltre 76 milioni). Fonte: Italia Oggi del 31 maggio 2021 Superano i 292 milioni di euro le sanzioni per violazioni della privacy applicate in Europa. Sono state, secondo Privacy Affairs, 73 in Italia, che è al secondo posto per provvedimenti sanzionatori emanati. Secondo Enforcement Tracker, che fino a maggio 2021 conta un totale di 283 milioni di euro spalmati in 638 sanzioni. L'Italia però è...
Scritto da: Luigi DuraccioIl cybercrime non si ferma mai. Ecco un esempio di un diverso modo di veicolare malware e ransomware. Da diverse settimane ricevo personalmente, e ricevono anche molti dei miei clienti, delle mail di notifica provenienti dai moduli di contatto del sito web. Queste mail contengono virus e sono molto pericolose proprio perché provengono da fonte conosciuta, il proprio sito. Come sempre il successo di un attacco di questo tipo dipende dal grado di consapevolezza degli utenti, dalla capacità di riconoscere una mail fake e dall’attenzione che si pone di fronte alle comunicazioni...
Scritto da: Luigi DuraccioL’informativa è uno dei pilastri su cui si basa il GDPR che garantisce la tutale dell’esercizio dei diritti dei proprietari dei dati, gli interessati. E' anche il primo atto che deve compiere il titolare nei confronti degli interessati prima di iniziare un qualsiasi trattamento. E non è un mero adempimento formale: attraverso l’informativa gli interessati vengono a conoscenza di tutti gli elementi necessari per poter esercitare i propri diritti sulle informazioni possedute dal titolare. L’informativa non è esaustiva degli adempimenti da svolgere ai...
Scritto da:La gestione dell’attacco ransomware da parte di Bose può essere un’utile lezione per tutte le aziende vittime di un incidente informatico. Bose ha rivelato qualche giorno fa di aver subito un attacco ransomware. I criminali sono riusciti ad accedere ai dati di alcuni ex dipendenti senza conferma che fossero stati anche esfiltrati. L’azienda è stata però in grado di recuperare la piena funzionalità dei sistemi senza pagare alcun riscatto. Come ha reagito Bose Nella nota dell’azienda si legge: “Bose ha avviato protocolli di risposta agli incidenti, ha...
Scritto da: Luigi DuraccioE’ il primo caso di codice di condotta, ai sensi del GDPR, adottato in ambito privato. Il Codice di condotta è stato elaborato dall’Associazione nazionale tra le imprese di informazioni commerciali e di gestione del credito (Ancic). Con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale n. 124 del 26 maggio 2021 diventa operativo il Codice di condotta per il trattamento dei dati personali a fini di informazione commerciale. Si tratta delle informazioni e delle valutazioni che vengono fornite da soggetti privati, attraverso apposito servizio,...
Scritto da: Luigi DuraccioMartinelli S.r.l. Via Circonvallazione N/E, 98 - 41049 Sassuolo (MO) | Tel: 0536 868611 Fax: 0536 868618 | info@martinelli.it
P.Iva 02262430362 - C.F. 01413050350 - Iscriz. registro Imprese di Modena 01413050350 - Capitale Sociale 350.000 i.v.