Negli ultimi giorni si legge, da diverse fonti, siti e quotidiani, la notizia che il Garante abbia differito di sei mesi l'entrata in vigore del GDPR.
L'equivoco nasce dalla emanazione del Garante stesso di un provvedimento Registro dei provvedimenti n. 121 del 22 febbraio 2018 [clicca qui per scaricare il pdf] in cui vengono fornite "indicazioni preliminari per favorire la corretta applicazione delle disposizioni del Regolamento (UE) 2016/679 in attuazione dell'art. 1, comma 1021, della legge n. 205/2017", provvedimento che è stato interpretato come un differimento dei controlli e delle sanzioni; di qui l'equivovo.
Nel provvedimento il Garante, data la situazione di ritardo, afferma di voler differire l’applicazione di questo suo provvedimento del 22 febbraio, fino a sei mesi dall’entrata in vigore del Regolamento. Il Regolamento entra in vigore dal 25 Maggio 2018.
Il Garante prevede la proroga di tale provvedimento del 22 Febbraio anche al fine di permettere all’Autorità di acquisire informazioni dai titolari circa i trattamenti effettuati per via automatizzata o tramite tecnologie digitali.
Si sottolinea, come il Garante ha precisato, che tale provvedimento non consiste in un rinvio dei controlli e delle sanzioni eventualmente derivanti dalla violazione del citato Regolamento poichè le funzioni ispettive e sanzionatorie del Garante si mantengono inalterate.
A seguito di ciò il Garante è intervenuto in prima persona per eliminare ogni dubbio precisando:
“Con riferimento a notizie circolanti in Internet è necessario precisare che non è vero che il Garante per la protezione dei dati si sia pronunciato sul differimento dello svolgimento delle funzioni ispettive e sanzionatorie né il provvedimento richiamato nei siti attiene a tale materia. Nessun provvedimento del Garante, peraltro, potrebbe incidere sulla data di entrata in vigore del Regolamento europeo fissata al 25 maggio 2018”
Nessun provvedimento del Garante, peraltro, potrebbe incidere sulla data di entrata in vigore del Regolamento europeo fissata al 25 maggio 2018 dato che l'efficacia, quindi anche i termini, derivano da una direttiva europea la quale è per sua natura vincolante.
Per concludere resta quindi che controlli e sanzioni potranno ben esserci a partire dalla data del 25 maggio 2018.
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Fonte: www.privacyitalia.eu
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Negli ultimi giorni si legge, da diverse fonti, siti e quotidiani, la notizia che il Garante abbia differito di sei mesi l'entrata in vigore del GDPR. Cancelliamo subito ogni dubbio: non è vero! L'equivoco nasce dalla emanazione del Garante stesso di un provvedimento Registro dei provvedimenti n. 121 del 22 febbraio 2018 [clicca qui per scaricare il pdf] in cui vengono fornite "indicazioni preliminari per favorire la corretta applicazione delle disposizioni del Regolamento (UE) 2016/679 in attuazione dell'art. 1, comma 1021, della...
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