Il Garante aveva già evidenziato, sia al presidente del consiglio che al titolare del ministero della salute, le possibili criticità in merito alla adozione del c.d. “Pass vaccinale” ma senza alcuna risposta.
A seguito delle misure anti-Covid, contenute nel dl riaperture in vigore da lunedì 26 aprile, il Garante invia un avvertimento formale:
"La norma appena approvata per la creazione e la gestione delle 'certificazioni verdi', i cosiddetti pass vaccinali, presenta criticità tali da inficiare, se non opportunamente modificata, la validità e il funzionamento del sistema previsto per la riapertura degli spostamenti durante la pandemia. È quindi necessario un intervento urgente a tutela dei diritti e delle libertà delle persone".
Secondo l’avvertimento del Garante, il decreto non definisce con precisione le finalità per il trattamento dei dati sulla salute degli italiani, lasciando spazio a molteplici e imprevedibili utilizzi futuri, in potenziale disallineamento anche con analoghe iniziative europee. Tutto ciò in contrasto con quanto previsto dal Regolamento europeo in materia di protezione dei dati personali,
Non viene inoltre specificato chi è il titolare del trattamento dei dati, in violazione del principio di trasparenza, rendendo così difficile se non impossibile l’esercizio dei diritti degli interessati: ad esempio, in caso di informazioni non corrette contenute nelle certificazioni verdi.
Sempre secondo il Garante, la norma prevede un utilizzo eccessivo di dati sui certificati da esibire in caso di controllo, in violazione del principio di minimizzazione.
Per garantire, ad esempio, la validità temporale della certificazione, sarebbe stato sufficiente prevedere un modulo che riportasse la sola data di scadenza del green pass, invece che utilizzare modelli differenti per chi si è precedentemente ammalato di Covid o ha effettuato la vaccinazione.
Il sistema attualmente proposto, soprattutto nella fase transitoria, rischia, tra l’altro, di contenere dati inesatti o non aggiornati con gravi effetti sulla libertà di spostamento individuale. Non sono infine previsti tempi di conservazione dei dati né misure adeguate per garantire la loro integrità e riservatezza.
Il Garante rimarca, infine, che le gravi criticità rilevate si sarebbero potute risolvere preventivamente e in tempi rapidissimi se, come previsto dalla normativa europea e italiana, i soggetti coinvolti nella definizione del decreto legge avessero avviato la necessaria interlocuzione con l’Autorità, richiedendo il previsto parere, senza rinviare a successivi approfondimenti.
L’Autorità ha comunque offerto al Governo la propria collaborazione per affrontare e superare le criticità rilevate.
Fonte: ADN Kronos; Federprivacy; Garante Privacy;
Perchè le aziende resistono in modo così tenace all’evoluzione tecnologica? Il costo, o meglio, il prezzo, è semplicemente troppo alto e molte aziende semplicemente non vogliono acquistare una licenza aggiornata o, peggio, un nuovo dispositivo. Altri motivi possono essere l’incompatibilità delle applicazioni o dei software usati in azienda con le nuove versioni Windows, oppure le periferiche (es. stampanti), anch’esse vecchie, hanno driver solo per Windows XP. Quello che si trascura, facendo un gravissimo errore, è la sicurezza. E dal punto di vista...
Da più di quattro anni Microsoft ha interrotto il supporto tecnico per Windows XP. Chiunque continui ad utilizzare un PC con sistema operativo Windows XP non avrà più l’assistenza tecnica di Microsoft, inclusi gli aggiornamenti automatici necessari a proteggere il dispositivo. E’ vero, il PC continua a funzionare, ma sappiamo quali rischi stiamo correndo? Senza aggiornamenti il PC è estremamente vulnerabile, non è più sicuro e, se connesso a Internet, sarà facilmente esposto ad attacchi di virus, malware e spyware. Le...
Fonte: www.privacyitalia.eu
presso Commissioni speciali su atti urgenti del Governo congiunte Senato e Camera - Ufficio di Presidenza (testo dell'intervento) 1. Il Regolamento, la delega legislativa, il decreto Ringrazio la Commissione per questo confronto, che sono certo sarà utile a migliorare il testo del decreto che, unitamente a Regolamento e al d.lgs. 51/2018 per i settori di polizia e giustizia penale, costituirà la cornice normativa essenziale in cui inscrivere il rapporto tra persona e società digitale. L’opportunità del confronto è tanto più preziosa rispetto a una...
Il Garante Privacy ha pubblicato un utile vademecum per proteggere la propria riservatezza anche in vacanza. Informazioni utili sui selfie e foto, protezione smartphone e tablet, chat e social network e tanto altro ancora. 1. Sotto il sole estivo, non esporsi troppo con selfie e foto: protezione alta soprattutto per i minori.Non tutti vogliono apparire on line, essere riconosciuti o far sapere dove e con chi si trovano durante le ferie estive. Se si postano foto o video in cui compaiono...
Il Garante della Privacy ha vietato ad un portale di comparazione di prezzi di effettuare il trattamento di dati personali per finalità di marketing e di cessione degli stessi ad altre aziende. Nello specifico, la raccolta del dato veniva effettuata impiegando un pop up (banner a video) senza richiedere il consenso specifico e libero agli utenti. L’autorità è intervenuta a seguito di numerose segnalazioni inviate dagli utenti e relative alla ricezione di comunicazioni…
Negli ultimi giorni si legge, da diverse fonti, siti e quotidiani, la notizia che il Garante abbia differito di sei mesi l'entrata in vigore del GDPR. Cancelliamo subito ogni dubbio: non è vero! L'equivoco nasce dalla emanazione del Garante stesso di un provvedimento Registro dei provvedimenti n. 121 del 22 febbraio 2018 [clicca qui per scaricare il pdf] in cui vengono fornite "indicazioni preliminari per favorire la corretta applicazione delle disposizioni del Regolamento (UE) 2016/679 in attuazione dell'art. 1, comma 1021, della...
“Data breach” è un termine ormai di uso quasi comune; "indica ogni violazione della sicurezza che comporta, accidentalmente o in modo illecito, la distruzione, la perdita, la modifica, divulgazione non autorizzata o l'accesso ai dati personali”. Il GDPR regolamenta il data breach imponendo, in capo al titolare, l'obbligo di notifica e comunicazione all'autorità Garante e, in caso di grave rischio per le libertà e i diritti dei soggetti interessati, anche a questi ultimi. Si tratta di uno dei temi più critici per...
Martinelli S.r.l. Via Circonvallazione N/E, 98 - 41049 Sassuolo (MO) | Tel: 0536 868611 Fax: 0536 868618 | info@martinelli.it
P.Iva 02262430362 - C.F. 01413050350 - Iscriz. registro Imprese di Modena 01413050350 - Capitale Sociale 350.000 i.v.