Importante A seguito della sentenza del 16 luglio 2020 nella causa C-311/18 Data Protection Commissioner/Maximilian Schrems e Facebook Ireland che ha di fatto invalidato il Privacy Shield, stiamo rivedendo questo articolo. Al momento non ci sono ancora molte indicazioni in merito. Ecco quello che devi sapere per ora:
Se vuoi rispettare la decisione della Corte fin da subito, devi rivedere tutti i trasferimenti di dati che effettui verso gli Stati Uniti (ad esempio, ti appoggi a un fornitore statunitense o usi uno strumento che è gestito da una società statunitense) e verificare se si basano sul Privacy Shield. In caso affermativo, dovrai verificare se tale fornitore offre una base giuridica alternativa per giustificare il trasferimento dei dati, come ad esempio delle clausole contrattuali standard integrate nel contratto con il fornitore, o il consenso esplicito. |
Che cos’è il Privacy Shield?
Il Privacy Shield è un accordo stipulato affinché i dati trasferiti dall’UE agli Stati Uniti siano protetti secondo gli standard approvati dalla Commissione anche una volta fuoriusciti dai confini dell’Unione (e della Svizzera).
Questa la descrizione fornita dalla Commissione Europea:
Il Privacy Shield UE-US impone obblighi più severi alle società statunitensi per proteggere i dati personali degli europei. Riflette i requisiti della Corte di Giustizia europea, che ha invalidato il precedente quadro Safe Harbor. Il Privacy Shield richiede che gli Stati Uniti controllino e applichino più rigorosamente la normativa e cooperino più strettamente con le autorità europee per la protezione dei dati. Per la prima volta comprende inoltre impegni scritti e garanzie in merito all’accesso ai dati da parte delle autorità pubbliche.
Ciò significa che:
Maggiori dettagli (in inglese) nel factsheet sul sito della Commissione Europea.
A seguire scopriremo di più sull’autocertificazione, sui modi in cui può aiutarti iubenda e su cosa comporta il Privacy Shield per le società statunitensi, europee e svizzere che devono gestire trasferimenti di dati dall’UE agli Stati Uniti.
Questo framework ha lo scopo di proteggere i dati personali dei cittadini europei dopo il trasferimento negli Stati Uniti e si correla con i requisiti GDPR per il trasferimento dei dati all’estero.
Per le aziende europee, tra i modi per trasferire correttamente i dati dall’Europa agli Stati Uniti figurano le clausole contrattuali, le norme vincolanti d’impresa e il Privacy Shield. La normativa dell’UE vieta che i dati personali dei suoi cittadini vengano trasferiti al di fuori dei propri confini in paesi che non garantiscono un livello adeguato di protezione.
In generale l’UE ritiene che gli USA non siano dotati di un sufficiente livello di protezione. Il Privacy Shield ha lo scopo di porvi rimedio, agendo come meccanismo rivisto per il trasferimento sicuro dei dati negli Stati Uniti.
Se ti stai appoggiando a società statunitensi per elaborare i dati, potrebbe valere la pena privilegiare quelle che hanno ottenuto la certificazione Privacy Shield, in quanto basarsi sugli altri meccanismi di trasferimento autorizzati dal GDPR, norme vincolanti d’impresa, clausole contrattuali standard e consenso individuale esplicito e informato (Articolo 49), può risultare più complicato.
Una privacy policy conforme al Privacy Shield comprende molte informazioni attraverso cui l’organizzazione si impegna a rispettare i principi del quadro normativo. La privacy policy ha lo scopo di informare adeguatamente gli utenti circa i loro diritti e traccia i contorni della dichiarazione che l’azienda deve rispettare.
In linea generale è necessario modificare l’informativa privacy della tua organizzazione in modo da allinearla ai principi del Privacy Shield, rispecchiando le operazioni commerciali della propria azienda. Di seguito gli elementi richiesti dall’allegato al Privacy Shield:
Questi sono i punti principali che devi affrontare nella stesura di una privacy policy conforme al Privacy Shield.
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