C’è un’organizzazione cyber criminale che, criptando i file sui dispositivi QNap, ha incassato, in pochissimi giorni, oltre 260.000 dollari di riscatti. Il ransomware usato si chiama Qlocker.
Perché ce ne occupiamo? Perché è un esempio di quanto si sia semplificata l’attività per mettere in piedi un attacco ransomware.
I criminali informatici non hanno neanche dovuto sviluppare un programma di cifratura ma hanno usato un algoritmo integrato nel programma di archiviazione 7zip. Hanno semplicemente scansionato la rete internet per trovare i dispositivi di archiviazione QNap connessi alla rete internet, e, sfruttando le falle nella sicurezza dei dispositivi stessi, di recente rese pubbliche, hanno eseguito il programma e cifrato migliaia di dispositivi nell’arco di soli 5 giorni.
Gli attacchi ransomware sono spesso rivolti a grandi aziende con richieste di riscatti che variano da decine di migliaia a milioni di euro.
Qlocker invece ha messo nel mirino le piccole e medie realtà aziendali che utilizzano dispositivi di archiviazione in rete, in particolare NAS Qnap.
Gli autori di questi attacchi hanno parametrato le loro richieste in modo perfetto chiedendo “solo” 0,01 bitcoin (circa 500$). La somma richiesta, abbordabile per qualsiasi azienda, ha portato i suoi frutti in pochissimo tempo: in soli 5 giorni i criminali hanno incassato oltre 260.000 $.
Il piccolo sforzo economico ha fatto si che i pagamenti arrivassero numerosi e circa 525 vittime hanno deciso di pagare subito il riscatto per chiudere la faccenda. Sfortunatamente i pagamenti continuano ad arrivare, dato che le vittime devono scegliere se pagare gli estortori per riottenere il controllo dei file, oppure far finta di nulla rischiando un danno d’immagine e materiale ben superiore, ed è lecito attendersi che tale numero sia destinato a crescere nei giorni a venire, dato che la campagna è ancora attiva.
Per questo motivo, tutti gli utenti di QNAP devono aggiornare i propri dispositivi all’ultima versione di Multimedia Console, dell’add-on Media Streaming e delle app Hybrid Backup Sync per risolvere le vulnerabilità e proteggersi da questi tipi di attacco ransomware. Agli utenti è stato anche consigliato di mettere in sicurezza i propri dispositivi NAS per rendere più complessi ulteriori attacchi di questo tipo in futuro.
Come abbiamo visto, la maggior parte degli attacchi sfrutta le debolezze nei sistemi informatici e le vulnerabilità degli anelli deboli della catena della sicurezza: gli esseri umani.
L’unico modo per limitarli e minimizzare i danni è capire che la sicurezza, sia sottoforma di strumenti, che di aggiornamenti ed, infine, di educazione, non è un costo per l'azienda ma è un investimento.
L’informazione è sempre la prima arma per far fronte a questi pericoli… non abbassiamo la guardia!
I documenti che finiscono nella spazzatura contengono molte informazioni che possono mettere a rischio la sicurezza delle aziende. Come devono essere distrutti senza correre rischi? Articolo originale su Informatore Informatico Nel materiale cartaceo che le aziende gettano nella spazzatura ci sono molte informazioni utili per un cyber criminale che volesse organizzare un attacco ad una azienda, ad esempio utilizzando tecniche di ingegneria sociale. Questo contrasta con la visione, magari un po' romantica, ma diffusa e consolidata, che abbiamo dei pirati informatici, ma in realtà frugare nella spazzatura è quello che...
Scritto da:Non possono essere utilizzate liste a fini marketing provenienti da altri titolari. ll consenso va acquisito per ciascun passaggio dei dati tra più titolari. Il Garante Privacy interviene di nuovo sanzionado IREN MERCATO SPA, società del mercato energretico, per non aver correttamente raccolto il consenso per attività di marketing. La società avrebbe errato nell’uso di dati personali raccolti da terzi (c.d. list broker), i quali hanno venduto liste di contatti alla società. Quest'ultima li ha utilizzati per comunicazioni di marketing ma senza i necessari...
Scritto da: Luigi DuraccioCome sopravvivere ad un attacco ransomware: la storia vera di una impresa colpita da un virus. Una azienda racconta di aver ricevuto, in risposta a un’inserzione per un posto di lavoro, un file infetto e di aver evitato per poco la catastrofe. Non è una storia recente ma, in questo momento, può essere un utile case history. Il numero di attacchi ransomware sta aumentando in tutto il mondo e il nostro paese è ai primi posti per violazioni subite: c'è poco da stare sereni. E' il titolare...
Scritto da: Luigi DuraccioAdottate le nuove clausole contrattuali standard per regolare, in linea col GDPR, il trasferimento dei dati verso Paesi Terzi ed i rapporti tra titolare e responsabile del trattamento. La Commissione Europea, il 4 giugno 2021, ha approvato le clausole contrattuali standard che regoleranno i contratti di outsourcing e quelle che andranno a regolare il trasferimento di dati verso Paesi Terzi. Due sono quindi gli schemi elaborati dalla Commissione Europea: la gestione del rapporto tra titolare e responsabile del trattamento; le regole per i trasferimenti di dati personali verso Paesi Terzi, fuori dall'Unione Europea. Questo intervento era...
Scritto da: Luigi DuraccioGli attacchi ransomware sono in aumento in tutto il mondo e l'Italia guida questa poco edificante classifica. I criminali informatici adottano tattiche sempre più sofisticate e mirano sempre più precisamente i bersagli più semplici e per questo più vulnerabili. E chi decide di pagare poi subisce anche un secondo attacco! Anche l'FBI riporta di un aumento del 225% delle perdite totali da ransomware solo negli Stati Uniti nel 2020. Secondo Cybersecurity Ventures, le aziende sono sotto attacco ogni 11 secondi, in...
Scritto da:Il modello break-fix non è solo obsoleto ed anacronistico e lontano da un approccio professionale, ma è anche molto costoso. Fonte: Informatore Informatico Autore: Luigi Duraccio “Quando si rompe, aggiustalo”. Il modello break-fix o a chiamata, in estrema sintesi, funziona così. Questo modello è ancora oggi il più diffuso ed utilizzato ma, chi lavora con un approccio professionale nel campo dei servizi di sicurezza evoluti, sa che il break-fix è un modello superato, inefficiente e, al contrario di quanto si possa pensare,...
Scritto da: Luigi DuraccioI vantaggi di affidarsi ad un servizio esterno non si limitano alla riduzione dei costi, significa gestire la cyber security con tutti quei servizi che molte PMI non riescono a gestire da sole. Fonte: Informatore Informatico Autore: Luigi Duraccio Le minacce dal crimine informatico sono in costante aumento! La trasformazione digitale che ha interessato tutte le imprese in questo ultimo anno e mezzo ha rappresentato, e continua a rappresentare, una grande opportunità di incrementare i profitti illeciti da parte del crimine informatico. E...
Scritto da: Luigi DuraccioIl Garante Francese inizia i controlli su siti e app per verificare il rispetto delle norme sul consenso ai cookie. Dal 31 marzo, l'Autorità francese per la protezione dei dati (CNIL) ha iniziato a controllare attivamente che siti e app rispettino le linee guida sul consenso ai cookie. Ecco un breve elenco di 5 requisiti da verificare sul tuo sito e capire se questi controlli ti riguardano. Questi nuovi requisiti ti riguardano? Per prima cosa capiamo chi deve adeguarsi ai requisiti richiesti dal Garante...
Scritto da: Luigi DuraccioPubblicata su forum di hacking una gigantesca lista di password, la più grande della storia. Il sito di informazione cybernews.com ha riportato la notizia: la più grande lista di password di tutti i tempi è stata pubblicata su uno dei più popolari forum dedicati all’hacking. Si tratta di un file di oltre 100GB con più di 8,4 miliardi di password. Se si pensa che gli utenti collegati on line sono circa 4,7 miliardi la lista potrebbe includere le password di diversi account di quasi...
Scritto da: Luigi DuraccioMartinelli S.r.l. Via Circonvallazione N/E, 98 - 41049 Sassuolo (MO) | Tel: 0536 868611 Fax: 0536 868618 | info@martinelli.it
P.Iva 02262430362 - C.F. 01413050350 - Iscriz. registro Imprese di Modena 01413050350 - Capitale Sociale 350.000 i.v.