Perchè le aziende resistono in modo così tenace all’evoluzione tecnologica? Il costo, o meglio, il prezzo, è semplicemente troppo alto e molte aziende semplicemente non vogliono acquistare una licenza aggiornata o, peggio, un nuovo dispositivo. Altri motivi possono essere l’incompatibilità delle applicazioni o dei software usati in azienda con le nuove versioni Windows, oppure le periferiche (es. stampanti), anch’esse vecchie, hanno driver solo per Windows XP.
Quello che si trascura, facendo un gravissimo errore, è la sicurezza. E dal punto di vista dei costi, se solo si facessero le giuste valutazioni, si scoprirebbe quanto maggiore sarebbe l’impatto di un’eventuale paralisi aziendale causata da un attacco cyber o di un intervento per ripristinare i dati (o applicazioni) perduti per una qualsiasi causa, o ancora di una causa legale per truffa o furto d’identità o violazione della privacy. Le conseguenze economiche e i danni all’immagine sarebbero incalcolabili, insostenibili per qualsiasi azienda.
Quali sono le soluzioni possibili per sostituire Windows XP?
Soluzione 1: passare a un nuovo Windows
È la soluzione (ovviamente) caldeggiata da Microsoft. Tuttavia è opportuno valutare se l’hardware non sia anch’esso troppo vecchio. Inoltre un nuovo sistema operativo può costare oltre 250€ nella versione PRO.
Soluzione 2: cambiare dispositivo
Se la soluzione 1 non è percorribile (costi o compatibilità), allora si tratterà di sostituire il computer. Anche se affrontare la sostituzione del parco macchine potrebbe sembrare la più costosa, esistono diverse soluzioni per affrontare la spesa. Si parte dall’acquisto di apparecchiature nuove di ultima generazione, molto performanti e sicuramente conformi ai principi del GDPR, per arrivare all’adozione di apparecchiature “REFURBISHED” cioè ricondizionate, dopo un periodo di noleggio ad esempio, con tutte le caratteristiche di garanzia, conformità ed efficienza delle nuove. In entrambi i casi si possono utilizzare strumenti come la Locazione Operativa, il Noleggio o il Leasing. Ognuna di queste soluzioni offre dei vantaggi specifici di carattere organizzativo, finanziario ed economico.
Il 19 maggio è terminata la prima fase riguardante l'applicazione delle sanzioni: la (falsa) moratoria. “Per i primi otto mesi dalla data di entrata in vigore del presente decreto, il Garante per la protezione dei dati personali tiene conto, ai fini dell'applicazione delle sanzioni amministrative e nei limiti in cui risulti compatibile con le disposizioni del Regolamento (UE) 2016/679, della fase di prima applicazione delle disposizioni sanzionatorie. “ Questo è quanto disponeva Il Decreto Legislativo 10 agosto 2018, n. 101 - Disposizioni per l'adeguamento della...
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Scritto da: Luigi Duraccio03-09-2018 - Oramai credo sia noto a tutti che, a partire dal 1° gennaio 2019, la fatturazione elettronica fra privati sarà obbligatoria: si tratterà di produrre, inviare e conservare le fatture con un sistema digitale. Senza addentrarci in tecnicismi che possono solo confondere o magari preoccupare, cerchiamo di capire insieme cosa dovremo fare per emettere e ricevere fatture elettroniche. Per prima cosa, niente panico! In effetti la procedura, così come definita nella norma, e dal punto di vista tecnico, potrebbe risultare di difficile...
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